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“Voglio una vita spericolata!” di Ruggero Inglese

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Spesso, quando mi ritrovo a scrivere qualcosa di politica ho come sottofondo della musica, oppure, trovo un sillogismo tra un personaggio di un film ed uno del Mondo reale e li associo.

Oggi mi ritrovo a scrivere della vita spericolata del signor Marco Rizzo, uno dei personaggi più relativamente utili alla vita politica Italiana ed allo stesso tempo onnipresente in essa.

Marco Rizzo, nato a Torino il 12 Ottobre del 1959. La sua biografia di Instagram, fino a qualche giorno fa riportava: “Figlio di opeario Fiat, appassionato di boxe e del Toro.” Da qualche giorno è cambiata in: “Sogno un’Italia libera, sovrana e popolare, ma per farlo ho bisogno di tutti voi.”

Come e con chi avrà fatto questo sogno: Il primo commilitone che si è aggiunto alla combriccola è tale Francesco Toscano, si sa poco sulla sua vita passata professionale, si sa però che è uscito dal calderone degli opinionisti on-line “ribollito” durante il Covid-19, fregiandosi anche di far parte della corrente complottista, dice di essere siciliano, di Catania, anche se all’anagrafe risulta nato a Gioia Tauro, un calabro-siculo, quindi.

A riguardo, avremo modo in seguito di analizzare in dettaglio questa categoria di studiosi e giornalisti. Pochi giorni fa, il 26 Febbraio 2025 il signor Rizzo, figlio di operaio Fiat si è diretto al Pacific Hotel Fortino a parlare di Democrazia Sovrana e Popolare con il sindacato Siulp e “nientepopodimenochè”, il generale Vannacci, durante gli interventi dei due si è spaziato molto, dagli attacchi di Rizzo a Christine Lagarde, attacchi al femminismo, secondo lui troppo rappresentato al momento, facendo battute su “non una di meno” a riguardo. Il generale Vannacci ha invece dato prova della sua mente elastica, preparata e dinamica, ossia si è dedicato ad elencare le statistiche sbagliate riguardo il tasso di criminalità di extracomunitari ed italiani, questi ultimi sempre e comunque in vantaggio, anche quando Vannacci inizia ad aggiungere 20% a caso presi da “sue altre agenzie”.

Poi la solita retorica sulla sinistra ZTL, come la chiamano loro, la sala è gremita di forze dell’ordine probabilmente in pensione, fanno parte di quell’elettorato che spesso la destra utilizza per permeare nel tessuto della società civile.

La discussione verso il finale ha verto sulla “pericolosità della Cina” e della indiretta facoltà che avrebbe per decidere delle sorti economiche e democratiche del Globo, unendoci anche il Mondo Democratico. Anche su questo avremo modo di approfondire in seguito.

Il segretario provinciale della Siulp di Torino, Eugenio Bravo ha concluso “i lavori” dicendo che si aspettasse più “un match” tra Rizzo, figlio di operaio Fiat, appassionato di boxe e del Toro ed il generale Vannacci che dalla sua biografia ci fa sapere che “In Europa vince il coraggio!!”.

Il succo del discorso è che un generale, al momento in forze al centro geografico militare di Firenze ed eletto con la Lega raggiungendo rapidamente amplio consenso, razzista, contro lo Ius soli, contro qualsiasi tipo di cittadinanza a persone che ne avrebbero diritto, perché nate in Italia, avendo anche studiato e vissuto per più di un decennio in Italia. Il signor Marco Rizzo, figlio di Operaio Fiat, alla “venerabile” età di 65 anni e concretamente essendo stato eletto solo tre volte, tesserato P.C.I. dal 1981, se la matematica non è un opinione, in 44 anni di attività politica ha svolto il suo lavoro da eletto(senza contare le nomine) per 15 anni, sono 29 anni che il signor Rizzo, figlio di operaio Fiat e non vorrei mai dimentica che, ha conseguito il diploma di perito tecnico industriale all’istituto tecnico industriale di Torino, Giuseppe Peano, si ritrova costantemente in ballo e con questo istinto di rinnovamento che lo contraddistingue fin dalla scissione del Partito della Rifondazione Comunista dal suo e personale “Partito Comunista”. Dettò ciò possiamo tranquillamente aggiungere che almeno il generale Vannacci per sparare le castronerie che dice ha preso tre lauree( tutte dell’area strategico/militare).

Un’altro dato simpatico sul generale è che dal 2020 fino al maggio 2022 è stato addetto per la difesa presso l’ambasciata d’Italia a Mosca, con accreditamenti anche in Bielorussia, Armenia e Turkmenistan.

Vannacci ha concluso citando Harry Kissinger con il suo epiteto famoso: “Se devo chiamare l’Europa, chi devo chiamare?” ed elogiando Trump che “starebbe facendo finire la guerra” e “ci difenderebbe dalla globalizzazione”(aggiungo io: della Cina a questo punto?!?”) Infatti è pieno di catene di fast food cinesi stile McDonald… qua siamo alla fantasia più completa, poi non ho mai sentito un generale di un qualsiasi esercito “regolare” lamentarsi dell’ipotesi di un aumento di spese militari come proposto dal blocco Francia, Regno Unito e Germania di questi ultimi giorni.

Il gran finale della serata rappresentati da il signor Giuseppe Catizone, frequentato l’
Università di Torino, dice la biografia di Facebook ed il signor Eugenio Bravo, segretario provinciale Siulp Torino, con un attacco al centro sociale Askatasuna ed il sindaco di Torino

Lo Russo, accusandolo di favoreggiare i “sovversivi” di uno dei centri sociali più storici ed importanti della storia d’Italia. Ed a questo punto ci sovviene in mente il primo decreto del Governo Meloni, quello anti-rave. Ma questa nuova destra, il “rossobrunismo” non dovrebbe essere attenta ai temi del sociale? Vedi altre ed eventuali semi-forze politiche che aleggiano ed inneggiano ultimamente nelle piazze, nei centri di direzione(le vecchie sezioni) ed in alcuni canali YouTube.

Oppure qua si sta cercando di confondere ancora una volta le acque creando dei “sovversivi cattivi” e dei “sovversivi buoni”, e dobbiamo nostro malgrado rilevare che sono quasi cinquant’anni che tra depistaggi, infiltrazioni e deformazione della narrativa e della storia si prova in più modi a ricreare una narrazione che alla fine dovrebbe favorire i soliti: i potenti che non mollano la poltrona che sia quella di una direzione di partito o quella di una direzione di un istituto geografico militare sito in Firenze. Ci risulta strano che due esperti di politica (Rizzo) e di politica militare (Vannacci) siano a favore di questa fantomatica sovranità monetaria dell’Italia che poi sarebbe sempre trasmessa dal vassallaggio Statunitense e che parlino contro una sovranità militare, che ad un generale ed un militante che parla di stato sovrano e quindi…”militarizzato” si presuppone.

E qual’è il filo conduttore con il sindacato di polizia Siulp? Forse c’è una velata volontà di “militarizzare” la Lega di Salvini e Democrazia Sovrana e Popolare di Marco Rizzo e Francesco Toscano? Lo stesso Toscano che in una sua recente uscita on-line ha dichiarato che in alcuni casi di istituzione di governi, il contrastare i dissidenti diventa importante?

Sembra che Sturmtruppen, il famosissimo fumetto satirico sulle truppe d’assalto naziste molto goffe e grottesche di Franco Bonvicini (Bonvi), si sia impossessato di una parte della politica italiana.

Solo che questa volta la truppa è proveniente da più aree politiche…in stile “mercenario” e da l’impressione della solita pagliacciata delle destre estreme e cioè puntare tutto sull’apparenza, di un fantomatico esercito pronto a difendere confini, famiglia tradizionale e sessualità. Con appassionati di boxe e militari che se proprio dobbiamo dirla tutta non incarnano un vero esempio di mascolinità quando si esprimono. Con l’altro estremo, Marco Rizzo che sembra proprio il “fiero alleaten Galeazzo Musolesi” di Sturmtruppen, incarnando lo stereotipo dell’Italiano in guerra, furbo ed approfittatore, questo sabotatore seriale della sinistra ed anche di qualche sfumatura che questa avrebbe potuto sfoggiare, ma la divisione è il suo vero motto: Divide et impera. Come sta facendo con i content creator della Geopolitica e con la comunità tutta quando fa le sue affermazioni misogine, sessiste e razziste, davvero da enumerare all’infinito o fino a quando non si dedicherà completamente alla boxe ed al Toro. Noi di Mediaterronia TV ed in particolare chi scrive, saremo intanto molto attenti a questi movimenti Nuovi, trasversali ed eterogenei già nella loro fondazione.

Ruggero Inglese.

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