Martina è una professoressa di lettere dei Castelli Romani che ha fatto diventare Dante Alighieri un “influencer” social. Serena è una giovane social-critica letteraria. Sfogliamo insieme il loro magico mondo
E se vi dicessimo che la prima lettera a Babbo Natale l’ha scritta Dante Alighieri? Anzi, che la leggenda di Santa Claus l’ha narrata, per primo, proprio il celebre poeta fiorentino? No, vi assicuriamo che non si tratta di un’invenzione e, anche se il Natale è ormai alle porte, non stiamo giocando troppo di fantasia.
Lo conferma Martina Michelangeli, insegnante d’italiano e “dantista”, anzi “dantistagrammer” accanita. Infatti la prof, da giugno 2013, quindi da circa 10 anni, ha registrato l’account letteraturarte account su Instagram, dove con brevi video, grafiche artistiche, immagini e una terzina al giorno recitata a memoria, divulga ogni virgola della Divina Commedia. Sempre in compagnia del suo pupazzetto Durantino, ovviamente con corona d’alloro in testa.
Babbo Natale a Bari salvò tre prostitute
Ecco cosa c’entra Dante con slitta e renne. Martina cita a memoria le terzine che riguardano l’origine dei doni del Natale: “Esso esaltava ancor de la larghezza che fece Niccolò a le pulcelle, per condurre ad onor lor giovinezza”. Quel Niccolò – spiega la prof Michelangeli, altri non è che San Nicola, patrono che i baresi hanno “importato” dalla Turchia e che, per salvare tre giovani donne dalla prostituzione regalò loro tre sacchi pieni d’oro. Li calò dal camino della loro casa per non farsi scoprire. Martina spiega “La storia di San Nicola, diventato poi Santa Claus, è raccontata nella V (quinta) Cornice della montagna del Purgatorio, dove le anime degli avari e dei prodighi scontano le loro pene”. Qui – prosegue la prof – Dante incontra Ugo Capeto che è capostipite della dinastia carolingia e gli parla della figura di questo santo, San Nicola di Myra, diventato poi vescovo di Bari nel VI secolo a.C., che incarna l’essenza del dare senza aspettarsi nulla in cambio. “Una lezione che si integra armoniosamente con lo spirito natalizio, in cui lo scambio di doni diventa una rappresentazione tangibile dell’affetto e della solidarietà”, precisa la docente.
Il Viaggio divino di Martina e Camillo
Martina Michelangeli, originaria di Marino (Castelli romani) insegna nelle scuole medie e superiori. Dopo la laurea in filologia dantesca, ha organizzato iniziative di divulgazione letteraria in alcuni caffè letterari a Roma. Poi, in collaborazione con Camillo Marcello Ciorciaro, suo amico attore, ha deciso di usare insieme i social per offrire una lectura dantis alla portata di tutti.
Seguendo la pagina letteratura_arte, è possibile, infatti entrare appieno nel mondo dantesco. Ma, soprattutto, si può attraversare la passione, nel quotidiano, che Martina nutre per Dante e le sue opere. Video di spiegazioni molto semplici e informali delle Cantiche, oppure curiosità, spiegazione delle varie versioni che esistono della Divina commedia. Tutto ciò che può essere correlato a Dante e alla sua epoca, Martina lo sviscera con molta semplicità e naturalezza. Come se stesse parlando seduta al bar con gli amici. La pagina Viaggiodivino invece, è una lettura itinerante. Martina e Camillo leggono le terzine di Dante nei momenti più disparati della giornata. Mentre bevono un caffè, mentre sono a passeggio, in cucinando, e in tanti altri i piccoli momenti della nostra giornata, in cui queste pillole dantesche ci ricordano che la poesia vive ancora.Martina spiega: “Dobbiamo un po’ allontanarci dalla figura aulica del poeta morto centinaia di anni fa. Dante viveva dolori, passioni e situazioni che affrontiamo anche noi oggi. Vogliamo fare arrivare il messaggio che Dante è di tutti“. L’insegnante condivide l’entusiasmo dei giovani l’universo dantesco. “I giovani si interessano ad Alighieri e sulle mie pagine commentano e si scambiano opinioni, proprio come se Dante fosse un amico che racconta loro le vicende della sua vita”.
Non solo lezioni a scuola e ‘dantistagram’. La prof. Michelangeli, che ha pubblicato pure alcuni libri su Alighieri, tra cui il saggio “Le egloghe di Dante”, e a novembre ha concluso un corso di approfondimento, “Tutta la vita nova” in sei lezioni, sulla piattaforma online “Dantflix”. A settembre, inoltre, è intervenuta a Firenze, al primo festival Dantesco Fiorentino, e a ha parlato davanti a una sala piena di quanto Dante rese eterna Beatrice, passando dalla “Vita Nova” alla “Commedia”.
Un calendario dell’Avvento da sfogliare
Parlando di divulgazione ai giovani e di doni di “San Nicola”, sempre su Instagram è attivissima una studentessa di 20 anni. Serena Gabriele passa gran parte del tempo libro (volutamente scritto senza la e) a leggere testi, principalmente romanzi, e a suggerirne la lettura con brevi video. Studentessa di lettere classiche all’Unical, Serena ha iniziato l’opera di divulgazione da social-critica letteraria commentando, sempre su Instagram, alcuni libri “per aiutare i miei coetanei ad avvicinarsi a questo mondo in maniera informale”, racconta. Incentivata a far ciò dal suo partner, che di fronte a questa grande passione per la lettura, le ha regalato il calendario dell’avvento fatto di 24 libri. Dal primo dicembre Serena registra un video-selfie al giorno mentre scarta un libro, poi pubblica e riscuote “parecchio riscontro nelle persone – ammette – anche tra ragazzi che non leggono molto e in questo modo hanno possibilità di capire bene di cosa tratta un libro prima di acquistarlo”.
Serena, dunque – così come Martina – utilizza i social come una precisa missione culturale, “parlare in modo diretto di qualcosa che ha bisogno di diventare alla portata di tutti”. E già che ci siamo consiglia un libro anche a noi. “In questo clima natalizio mi viene in mente un libro che rappresenta per me una buona possibilità di comprendere lo scambio, l’altruismo. Si intitola ‘Adattarsi’ di Clara Dupont-Monod”.
La vicenda è semplice e atroce allo stesso tempo. In una famiglia francese nasce un bambino con una grave disabilità che non gli consentirà di vivere a lungo e in casa il suo arrivo è sinonimo di scompiglio. Il fratello maggiore si affeziona a lui in maniera esasperata, quindi lo accudisce, lo protegge e vuole stargli vicino il più possibile. Di contro, la sorella minore è in collera, talvolta è presa addirittura dal disgusto e dall’odio, ma cerca in tutti i modi di trovare un equilibrio per accettare la situazione. Sarà soltanto l’ultimo, il figlio nato dopo la morte del bambino, a portare nella famiglia una forza riconciliatrice. “Per me – sottolinea Serena – Questa è una storia importante di crescita, tolleranza e costruttività”.
L’autrice impartisce una significativa lezione basata sull’ascolto e sul rispetto verso il prossimo, utilizzando la letteratura come uno strumento capace di rivoluzionare anime e menti. Il messaggio è chiaro, per stare bene al mondo bisogna adattarsi alla diversità e considerarla un valore aggiunto, senza farsi mai sopraffare dalla rassegnazione. “Cosa c’è di più natalizio?”, chiosa Serena.
Dai consigli di lettura di Serena agli auguri natalizi in stile Alighieri. In attesa che la stella cometa arrivi a destinazione, in uno dei suoi video la social-prof Michelangeli in un ricorda a tutti i suoi “seguaci” che anche il viaggio dantesco è “costellato”. E le recita ovviamente a memoria da tutte e tre le Cantiche: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, “Puro e disposto a salir a le stelle”, “L’amor che move il sole e le altre stelle”.