Quanti di noi avranno pensato almeno una volta questo negli ultimi anni?
“E’ meglio una delusione vera che una gioia finta” canta Neffa, al secolo Giovanni Pellino, nel suo “Mondo Nuovo”.
Una delusione vera potrebbe essere la futura o presente EU, e la gioia finta può essere tranquillamente rappresentata dalla Nato, questo organismo etereo ed allo stesso tempo onnipresente, finora quando non sono iniziati i comunicati di Borrell ed adesso Mark Rutte, non ne conoscevamo nemmeno bene il simbolo, la rosa dei venti. In pratica si è collocata per anni in una sorta di zona d’ombra, prima del processo Moro Quater non sapevamo l’ufficialità e l’esistenza di Stay Be Hind, qui comunemente chiamata La Gladio, grazie e questo processo ed al generale Inzerilli, che in una puntata di M. di Michele Santoro ha “cantato” diverse cose interessanti e meno, il caso ha voluto che a pochi mesi dalla registrazione del programma, sia passato a miglior vita, ma noi non dimentichiamo mai niente. Il generale Inzerilli è stato a capo di Gladio in Italia dal 1974 al 1986 era quindi una delle persone più informate sui fatti, ed il suo intervento da Santoro è qualcosa di epocale ed assolutamente sensazionale. Un generale di Stay Behind che autoaccusa (fin quanto gli è stato possibile) l’alleanza atlantica ammettendo oltre e le verità processuali che “sì..è esistito e forse ancora esiste?… un apparato della Nato ed in ogni Stato cui essa appartiene, un organismo che cerca dì pilotare partiti politici, sovrastruttura dello stato ed opinione pubblica verso retoriche atlantiste e quindi di becero colonialismo, anche in barba al fatto che la cultura, la filosofia e gran parte del progresso e dello scibile dell’umanità siano partiti dal “Vecchio Continente”.
Sono stati tra i giorni più convulsi della storia dell’umanità. Probabilmente nemmeno durante la conferenza di Yalta o l’incoronazione di Napoleone così tanti leader erano stati costretti a relazionarsi tra tutti loro e con questa frequenza. Starà soffrendo un po il jet lag Ursula Von der Layen, che, sabato era in India a parlare di partenariato strategico tra EU e BRICS con Modi, il presidente indiano e domenica pomeriggio era a Londra al tavolo EU con Nato, Commissione Europea e Starmer che ha consegnato a Washington venerdì sera una lettera aperta a Donald J. Trump scritta di pugno da Re Carlo terzo in persona. Il Re del Regno Unito ha invitato Trump a visitare l’Isola e gli ha parlato dei loro due paesi, sempre intenti a trasmettere i buoni valori al Mondo.
Oltre a questa situazione che non ci sentiamo di non chiamare “turbolenta” generato dalla “trattativa” per le ormai famigerate terre rare, che sembrava più una contrattazione al tavolo della roulette di un casinò per balordi ed imbroglioni, una bisca praticamente.
L’unica cosa che la CNN è riuscita ad estrapolare è che si tratterebbe di un invito rivolto a Donaldo di far visita alla Casa dei Windsor in tempi abbastanza brevi.
Ma Keir Starmer è stato oltremodo esaustivo sulla situazione: Dopo aver specificato che gli aiuti a Kiev dati finóra sono da ritenersi un dono del Regno Unito all’ Ucraina, ha fatto sapere che verranno stanziati 1,6 miliardi di sterline, come prestito al momento per efficientare la contraerei Ucraina. Il “Prime Minister” ha aggiunto che gli stanziamenti e gli aiuti arrivano dal consenso popolare, allorché
e non dalla Corona Britannica. Macron e Merz intanto pensano all’imminente e studiano come poter collocare caccia francesi in Germania a protezione dell’EU.
La mia opinione è che se continueremo a fare gli interessi della Nato, o di chi è il colonialista ed imperialista di turno, rischieremo sempre delle invasioni o altri tipi di pressioni, infiltrazioni nel mondo politico, finché l’Europa non capirà che è una congregazione di stati plurimillenari con tutte le loro differenze, ma che deve seguire uno, al massimo due fili conduttori per raggiungere la stabilità e la pace in futuro. L’Europa, in questo momento più di ogni altro va seguita e condotta per mano a dovere perché potrebbe prendere strane deviazioni come quella di Afd in Germania, un partito nato con un solo obbiettivo: destabilizzare l’EU e portarla verso gli States e Goldman Sachs, la fidanzatina di Alice Weidel che lavora direttamente con loro ci da un‘indicazione lampante di chi sono questi nuovi sovranisti anti-EU. Rischiamo così di dimenticarci chi siamo in realtà. E cioè un unione di popoli ognuno con una sua storia diversa e che ha attraversato i millenni, sempre cercando di mantenere un certo equilibrio, soprattutto tra i vari ceti sociali che la popolano da sempre, dall’aristocrazia, alla borghesia al popolo.
Ed è questo che in UK, ma anche in Francia si sta respirando, è una finalmente ritrovata unità europea che sta provenendo da tutti i ceti sociali. Non ci scordiamo che, finanche Marine Le Pen ha deciso negli ultimi tempi di “scomunicare” Afd ed altri “partiti- animali fantastici” che altro non fanno che tentare di destabilizzare l’EU. Come al momento ci sembra anche il partito rosso-bruno della Sara Wagenknecht, non entrato nel Bundestag per un soffio, ci sembra che dialoghi più con Afd che con Die Linke, da cui tralaltro proviene la Wagenknecht.
Ora, ammesso e non assolutamente concesso che, dopo anni di teorizzazione sia arrivato il momento di analizzare le esperienze della estrema destra e della estrema sinistra europee insieme ed includerli in un discorso costruttivo, sicuramente dovrebbero essere entità come Die Linke e Marine Le Pen, che storicamente ed anche per una questione di eredità diretta, potrebbero iniziare questo “folle” per chi scrive discorso. La mia personale opinione è che da Die Linke, da Rifondazione Comunista in Italia o nel Labour Party in UK, aprire un tavolo ed ascoltare queste nuove teorie, comunque estremiste e soprattutto al momento prive di ideologia, filosofia, filologia si possa fare ma in una visione di “purificazione” dei due poli e non di qualunquismo, inesattezze storico/filosofico/politiche e soprattutto di relazione tossica, come sta prendendo al momento.
Ed in più, facendo nascere questi piccoli “mostri” arrivati da chissà dove, si rischia di dar vita a qualcosa di profondamente “malato”, dal principio, come nell’esempio del partito nazionale fascista.
Bisogna capire, questo “Mondo Nuovo”, che direttrici e che tracce del passato seguirà? Anche il fatto che la von der Leyen sia andata in India piuttosto che in Cina è indicativo di un fatto e cioè che “si torna sempre dove si è stati bene” e l’aristocrazia Europea è stata molto bene in India durante i più periodi in cui l’ha colonizzata. Il punto focale è che i BRICS saranno e sono una forza che si proclama anti -imperialista ed anti-colonialista, volta a creare una sorta di “comunione tra gli Stati”che ne fanno e faranno parte, inserendoli in un meccanismo virtuoso, in cui ognuno da il meglio che può per gli altri, ricevendone altrettanto.
Diciamo che in quest’ottica sembrerebbe che il Mondo Nuovo non debba prendere una direzione autoritaria o di sopraffazione di uno Stato su di un altro o colonialista, ma tutt’altro e da tutt’altra sponda, quella del comunismo europeo e dello Stato Sociale.
Il fatto che, finalmente anche grazie ad Elly Schlein si stia intavolando una “patrimoniale Europea”, cosa succederà a quel punto? Quali saranno le aziende che seguiranno l’invito di Donald J. Trump ad andare ad investire negli U.S.A.?
Trump, che ogni tanto mi concedo di chiamare dr. Donald j. Trump, vedi i suoi infiniti tentativi di inficiare e delegittimare l’ Oms oppure come il mese scorso, quando ha turbato il “Centers for Disease Control and Prevention” (CDC) costringendoli ad eliminare le differenze di genere , depennando anni di lotte degli omosessuali e dei transgender in pochi secondi, e lui in persona che adesso si metterà di traverso su tutto, sul fare pace con Putin, sull’Europa unita e forte e contro i BRICS. È questa l’alba di una nuova civiltà? Ai posteri l’ardua sentenza.
Ruggero Inglese.
