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FEMMINISMO LIBERALE VS RADICALE

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Il femminismo liberale, come il significato del femminismo in generale vorrebbe essere, si basa chiaramente sulla parità di genere, ma su una parità che va a pari passo con quella che è la società patriarcale degli ultimi decenni (e non solo) ed una parità che per la gran maggioranza esclude le donne trans, non-binary, donne di colore e chiunque non rispecchi gli standard di bellezza del momento.
Si vedono molti uomini favorevoli a questo tipo di femminismo perché sono tutte cose che li beneficiano, come:
-Normalizzazione della prostituzione con una facciata di ‘’emancipazione’’;
-Normalizzazione del porno. ‘’E’ normale che il mio ragazzo guardi il porno e che così tanti uomini ne abbiano un ossessione fin dalla pubertà, è una loro urgenza e sono fatti così’’;
-Normalizzazione della chirurgia estetica, soprattutto per donne di colore o persone con caratteri fisici più ‘’fuori dalla norma’’, come questione di autostima in più ed una cosa da fare per loro stessi quando non è mai fondamentalmente per questi motivi;
Ecc ecc.
Cos’hanno tutte queste cose in comune? Dare agli uomini la possibilità di esercitare violenza senza conseguenze se non una pacca sulla spalla.
Il femminismo radicale, invece, ritiene il sistema patriarcale come il solo responsabile dell’oppressione e della disuguaglianza (come dovrebbe essere) e cercano una ricostruzione della società in sé e dei propri valori. Se non si eradicano i problemi di fondo, non si va da nessuna parte. Le donne si possono veramente ritenere libere nel momento in cui si abolisce il sistema e questa cultura sessista  dominante che ci sta col fiato sul collo fin dall’inizio dei tempi. Per questo, dovremmo decostruire le cose dette prima:
La prostituzione innanzitutto è un argomento vasto e complicato che non si limita solo a donne in autostrada che aspettano il cliente di turno, è onlyfans, è vendere foto e video proprie intime (ma anche di qualsiasi altro tipo) al tizio di turno online, sono le donne di compagnia, quelle che vengono usate solo ed esclusivamente per il proprio corpo nei negozi o nelle pubblicità, e così via.
Il porno va a normalizzare qualsiasi tipo di violenza possibile. Moltissime delle donne rappresentate nei porno vengono abusate, violate, trattate nei peggiori dei modi ed il tutto con sopra la maschera di fetish vari e feticismo in generale.  Molte ragazze non si sa se siano effettivamente consenzienti o anche se siano di maggiore età, per non parlare di come parecchie vengano rapite e trafficate e costrette a fingere che siano entrambe le cose. Gli uomini vedono tutto ciò e crescono ritenendo tutta questa  violenza come qualcosa di normale e come qualcosa che le donne vogliono, o come qualcosa da esercitare con o senza il consenso totale della donna.
Il porno, la prostituzione, la chirurgia estetica, ma anche come il truccarsi ogni giorno e depilarsi da capo a piedi o sessualizzare il proprio corpo in qualsiasi modo che va a pari passo con le aspettative della società (fortemente anche da un luogo di ideali pedofile) rinforzano quello che le femministe liberali lasciano correre ma che le femministe radicali vogliono eliminare del tutto.
Posso vedere come ci si possa sentire bene nel guadagnare potere dalla propria apparenza e sessualità, cose che sono sempre state usate per rubare il nostro potere. Se la società ha deciso che il nostro potere viene dal nostro look, perché non esaltarlo per esercitare quel poco potere che ci hanno dato. Capisco anche come coinvolgersi in queste pratiche sia dannoso e sia un illusione di emancipazione, MA so anche che ci stiamo semplicemente giocando le carte che ci sono date.
Se non ti sessualizzi in modo da essere ‘’vista’’ come una persona dagli uomini, il sesso non ha niente a che fare con tutto questo. Se sotto al patriarcato non ti è mai stata offerta una sessualità che viene a pari passo con un’umanità, non sei mai stata vista come una persona fin dall’inizio. Uno non dovrebbe essere contingente nell’altro. Non dovremmo dover fare scelte su quanta umanità gli uomini scelgono di offrirci. La vera libertà viene dal mai essere messa in discussione. Il fine del femminismo radicale è del patriarcato di essere abolito mentre il femminismo liberale ci permette di capitalizzare su quel piccolo boccone di potere che ci viene dato dagli uomini, che però va sempre e comunque a loro favore.
Puoi fregartene della tua apparenza e sessualità come per dare un dito medio al patriarcato o scegliere di importarsi di queste cose e credere che cancelli la nostra oppressione, ma che in realtà la sta promuovendo. Il femminismo liberale proviene dalla teoria classica liberale per cui un individuo sia un essere razionale capace di fare libere scelte che ottimizzano le loro condizioni di vita. Questo è in netto contrasto con il femminismo radicale che ha preso molto in prestito dal marxismo, che sostiene che gli esseri umani siano bloccati all’interno di una struttura di oppressione non creata da loro. Metti questo vicino al femminismo e avrai le femministe liberali che vedono le donne come individui atomizzati, sviati da una macro struttura sociale, che fanno scelte per aumentare al massimo l’empowerment personale. Le femministe radicali comprendono che le donne sono racchiuse in una complessa rete di istituzioni patriarcali/ capitaliste/ razziste che limitano, determinano e modellano le loro ‘scelte’, al punto che il termine scelta diventa ridondante.
Quindi la mia domanda è… Qual è la vera soluzione per voi se entrambe strade sono dittate dai nostri oppressori?

‘’Gli uomini celebravano la nostra liberazione sessuale– la nostra volontà di dare e godere liberamente entro le loro fantasie, la nostra volontà di sperimentare- ma alla fine molti maschi si rivoltarono quando affermammo che i nostri corpi fossero territori che non potevano occupare a volontà. Gli uomini che erano pro alla liberazione sessuale femminile se significava sesso gratuito, senza vincoli, erano raramente pronti per il movimento sessuale femminile femminista. Questo movimento ci ha dato il diritto di dire sì al sesso, ma ci ha anche dato il potere di dire no”-bell hooks, Communion: The Female Search For Love.


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