Si sono tenute ieri – martedì 19 settembre ultimo scorso – nella Sala degli Stemmi del Palazzo della
Provincia, le conferenze d’ambito per il dimensionamento scolastico, concernenti la definizione
della rete scolastica per il triennio 2024-2025/2026-2027, di cui alle Linee guida approvate dalla
Regione Calabria.
Sulla base della composizione per Sistemi Locali dell’Educazione e dell’Istruzione della Provincia di
Cosenza (SLEI), gli incontri hanno riguardato in successione i seguenti Distretti: – Praia a Mare,
Paola e Amantea, con i Sindaci di 35 Comuni d’ambito; Castrovillari e Trebisacce, comprendente
30 Comuni; San Marco Argentano, con 16 Comuni; Cosenza e San Giovanni in Fiore, formato da 30
Comuni; Acri, Corigliano-Rossano, Cariati – 21 Comuni; Rogliano, che conta 19 Comuni.
Una serie di incontri molto partecipati con tutti i Sindaci presenti, ai quali il Presidente Succurro ha
voluto partecipare la volontà di «essere vicina ai territori, assicurare la volontà della Provincia ad
ascoltare esigenze ed aspettative, vagliare insieme le scelte più adeguate».
Nel corso del confronto è stato peraltro sottolineato che la Provincia di Cosenza sta investendo
molto sull’edilizia scolastica, con 200 milioni di euro già appaltati, per cui dispiace essere poi
costretti a tagliare le autonomie. Tuttavia, è bene sottolinearlo, «stiamo parlando di
dimensionamento cioè di scuole dotate di autonomia con Preside e DSGA e non di plessi. Nessuna
scuola chiuderà, questo è l’impegno primario, perché le sedi non verranno meno».
Al centro del dibattito il confronto sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio per l’anno 2023, la
quale prevede che a partire dall’anno scolastico 2024/2025 sia definito per le Regioni un
contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi. Nei limiti di tale
contingente, le Regioni provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica,
sulla base delle scelte indicate dalle Province in accordo con gli altri attori istituzionali del
territorio. Tradotto, i numeri per la nostra provincia sono impietosi ma il maggior prezzo verrà
pagato dai grossi centri che dovranno subire i tagli maggiori. In questo contesto poco favorevole,
«terremo però conto fondamentalmente di due aspetti: il primo è che non verranno meno gli
Istituti omnicomprensivi; il secondo riguarda la costituzione di Poli, siano essi tecnici, o scientifico-
umanistici».
Ribadita infine la volontà di governare le decisioni sul dimensionamento che si rendono
obbligatorie, avendo come interlocutori privilegiati i Sindaci, non dimenticando che «Province e
Comuni sono chiamati ad attuare scelte legislative più generali da adattare alla realtà locale in
coordinamento con la Regione, ragion per cui la volontà di lavorare su cosa è meglio per il nostro
territorio non verrà certamente meno».