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Concluso a Rende il progetto “Educamediamoci” finalizzato all’utilizzo consapevole e responsabile dei media.

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Un progetto frutto della collaborazione fattiva tra Comune, Università, Scuola e famiglie, esempio concreto e discreto di formazione e sostegno alle famiglie.

Con il convegno finale di presentazione dei risultati si è concluso il progetto “Educamediamoci”, ennesimo progetto elaborato dall’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Rende e finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a valere sull’Avviso pubblico per il finanziamento di progetti per la protezione ed il sostegno di minori vittime di abuso e sfruttamento sessuale, come quarto miglior progetto in tutta Italia. Il convegno si è svolto nel Museo del Presente di Rende nella giornata di giovedì 12 settembre, alla presenza del Commissario Prefettizio, Santi Giuffrè; del Dirigente dei Servizi Sociali, Beniamino Caparra e della P.O. Annalisa Frangella; della Dirigente dell’Istituto Scolastico Rende Quattromiglia, Maria Cristina Rippa e del v. presidente Consiglio di Istituto, Luca Parisoli; della docente Unical, Silvia Sivini, moderato dal coordinatore del progetto, Davide Franceschiello.

Ma i veri protagonisti del convegno sono stati ancora una volta gli studenti, i loro genitori ed i docenti dei laboratori che, attraverso le loro testimonianze ed i loro elaborati, hanno fatto rivivere i momenti salienti del progetto. Agli studenti sono stati infine distribuiti dei gadget informatici, il vademecum ed il video gioco da loro elaborato e precedentemente dei buoni per l’acquisto di materiale didattico e attrezzature informatiche. Un modo molto concreto ed efficace per sviluppare formazione, sensibilizzazione su determinate tematiche e nel contempo discreto nel sostegno alle famiglie.

 “Educamediamoci” ha visto la partecipazione degli studenti dell’Istituto comprensivo Rende Quattromiglia di Rende, impegnati in due laboratori di: Media Education (per fornire agli studenti gli strumenti per una maggiore comprensione sia dei media, sia del proprio rapporto con i mezzi di comunicazione e realizzare un vademecum di buone pratiche per l’utilizzo del web) e di Alfabetizzazione digitale (per mettere in pratica le competenze per la realizzazione di una pagina internet ed un videogioco). Il tutto finalizzato all’utilizzo consapevole e responsabile dei media oltre che a valorizzare il loro ruolo attraverso una partecipazione attiva nello sviluppo di iniziative di contrasto al fenomeno. Tali laboratori sono stati preceduti da una indagine condotta dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, il cui obiettivo era quello di indentificare la dimensione del fenomeno, in particolare dell’utilizzo dei media da parte dei ragazzi e la loro percezione dei rischi on line, ma anche per indirizzare le strategie formative ed educative dei docenti.

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