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I migliori personaggi femminili nella serialità televisiva moderna

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In occasione della Giornata Internazionale della Donna trascorsa da qualche giorno, ho pensato di rimanere su questo tema ancora per un po’ e di celebrare quelli che personalmente reputo dei personaggi femminili ben scritti all’interno delle serie tv più recenti. Non si tratta di una vera e propria classifica, perché sarebbe difficile stabilire chi è migliore di chi, visto che ci troviamo di fronte a personaggi così vari in contesti altrettanto vari. Si tratta più che altro di una compilation (se così possiamo definirla) di donne che hanno lasciato il segno e che senza la loro presenza sarebbe di certo mancato qualcosa alla serie tv a cui appartengono. Sicuramente mancheranno dei nomi, perché non ho avuto modo di vedere tutte le serie tv uscite da vent’anni a questa parte e anche se l’avessi fatto non avrei potuto comunque far durare questa lista in eterno. In più, sarà una lista completamente soggettiva, quindi può essere che voi non sarete del tutto d’accordo con alcune mie scelte, però va più che bene, perché in questo articolo di certo non troverete la verità assoluta. Fatte queste premesse, che è sempre buono ricordare, possiamo cominciare!

Undici (Stranger Things)

Cominciamo questa lista con uno dei personaggi più amati in questi ultimi anni, protagonista indiscussa della serie Netflix di successo Stranger Things, ambientata negli anni Ottanta e densa di citazioni proprio a questo decennio così nostalgico. La storia ruota proprio intorno ad Undici (il nome originale è Eleven, che di certo suona molto meglio che in italiano), una ragazzina dotata di poteri psicocinetici, fuggita da un laboratorio della tranquilla cittadina di Hawkins dove era tenuta prigioniera e trattata come un esperimento da studiare. All’inizio della serie tv, Undici era una ragazzina molto timida ed introversa, spaventata da tutto ciò che la circondava, ma nel corso della storia ha avuto una crescita personale e caratteriale molto forte, diventando più carismatica e consapevole delle proprie capacità. Nel corso della serie, ha stretto un bel rapporto con i ragazzi della sua età che l’hanno salvata all’inizio della storia e con quello che poi sarebbe diventato il suo padre adottivo, Hopper. Non ci resta che attendere con ansia l’uscita della quinta ed ultima stagione di Stranger Things, per sapere come va a finire la sua storia e quella dei suoi amici.

Tracy McConnell (How I met your mother)

Per la maggior parte della serie tv questo personaggio non appare, ma è ovvio che è il perno su cui ruota tutta la vicenda. Purtroppo mi tocca per forza fare spoiler per parlare di questo personaggio, perché è proprio lei la madre citata nel titolo. Viene mostrata per la prima volta nell’episodio finale dell’ottava stagione, intenta a comprare il biglietto del treno che l’avrebbe portata al matrimonio di Robin e Barney, ma è nella nona stagione che abbiamo modo di conoscerla per bene. È una donna ricca di qualità positive: amorevole, generosa, raggiante e molto premurosa con chi le sta intorno. Prima di conoscere il suo futuro marito Ted Mosby, incontra per caso tutti gli altri membri del gruppo, legando con loro fin da subito e facendo sempre una buona impressione, a volte dando anche degli ottimi consigli di vita, come nel caso di Barney. Molto bello l’episodio in cui conosciamo la sua backstory (“How your mother met me” – 09X16), scoprendo che non ha avuto una vita per niente semplice, ma non per questo si è mai arresa ad essa. Al contrario, è sempre rimasta sorridente, affrontando tutti i problemi a testa alta.

Moon Dong-eun (The Glory)

Ora parliamo di una serie tv coreana non così conosciuta in Italia. Mi riferisco a The Glory, serie distribuita dal colosso dello streaming Netflix, tra il 2022 e il 2023. Questa serie, divisa in due parti, segue le vicende di Moon Dong-eun che ai tempi del liceo è stata ripetutamente bullizzata dai suoi compagni di classe, in particolare dalla ragazza a capo della baby gang della scuola, Park Yeon-jin, che le ha addirittura provocato delle dolorose ferite alle braccia con la piastra per capelli. Nel corso dei (circa) vent’anni successivi, Moon pianifica attentamente la vendetta che intende realizzare ai danni del gruppo di bulli, che nel frattempo sono rimasti tutti amici e nel loro campo hanno avuto successo (tranne Myeong-oh, che lavora semplicemente come fattorino per Jae-joon e risulta quindi essere l’anello debole del gruppo e di conseguenza il modo più facile per Moon di riavvicinarsi a tutti loro per iniziare la sua personale vendetta). Il personaggio di Moon è ostinato come pochi, perché nel corso della storia cerca in tutti i modi di continuare il suo piano, anche quando le cose sembrano mettersi male. È testarda, ossessionata dalla sua missione e soprattutto dalla sua rivale Park Yeon-jin. Moon è convinta fino in fondo che quell’apparente brava ragazza che lavora come meteorologa, con una famiglia e una casa perfetta non si merita per niente quello che ha. Noi spettatori ci identifichiamo con la protagonista, capendo le motivazioni che la spingono ad agire in questo modo, ma allo stesso tempo proviamo una certa inquietudine verso di lei, pensando che gli ultimi venti anni della sua vita li ha passati ad architettare questo piano così complesso. Il fatto che sia un’antieroina così verosimile sotto il profilo psicologico vuol dire che è un personaggio scritto molto bene.

Mikasa Ackermann (Attack on Titan)

Andiamo ora sul fronte dell’animazione giapponese. Attack on Titan è uno degli anime che negli ultimi anni ha riscosso un gran successo in giro per il mondo, generando un fandom e una community molto affezionati sia all’opera visiva che alla sua controparte cartacea. Oltre alla figura di Eren, che nel corso della narrazione percorre un viaggio interiore molto profondo e davvero molto ben costruito, colpisce anche il personaggio di Mikasa e il rapporto che c’è tra loro due. In tenera età, Mikasa ha perso i genitori, uccisi da due trafficanti di umani, ed Eren le ha salvato la vita uccidendoli entrambi e impedendo che i criminali ammazzassero anche lei. Da quel giorno, Mikasa è diventata la sorella adottiva di Eren e ha iniziato a vivere a casa di quest’ultimo. Proprio per via del salvataggio, lei si affeziona tantissimo al suo nuovo fratello adottivo e per tutti i capitoli della storia indossa una sciarpa rossa che le ha regalato proprio lui il giorno del loro primo incontro. Mikasa è una ragazza diligente, fedele fino in fondo alle persone a cui vuole bene e molto abile nel combattimento, come si vedrà nel corso dell’anime. Noi spettatori proviamo una forte tenerezza nei suoi confronti, perché lei resta legata ad Eren anche nei momenti in cui lui ormai sta compiendo gesta terribili e la sta solo trattando male. Il pubblico, però, non la biasima, anzi la capisce. Noi sappiamo che lei è sempre stata innamorata di Eren; amore che purtroppo non ha mai avuto modo di crescere, ma che resterà platonico fino alla fine. E anche oltre.

Diane Nguyen (BoJack Horseman)

Passiamo all’animazione americana per adulti. BoJack Horseman è una delle mie serie tv preferite di sempre, perché riesci a passare velocemente dal farti ridere di gusto a farti riflettere sui problemi esistenziali della vita. La serie ha come protagonista l’attore cavallo-antropomorfo, famoso negli anni Novanta grazie ad una sit-com in cui lui era protagonista, ma che ormai negli anni Dieci del nuovo Millennio ha perso tantissima notorietà e si trova a combattere con la depressione e con il suo gigantesco ego. Per quanto mi riguarda, sarebbe stato giusto chiamare la serie “BoJack & Diane” e non solo “BoJack Horseman”, perché quella che in realtà viene raccontata non è solo la storia del cavallo antropomorfo, ma la storia del suo rapporto con la ragazza vietnamita appena citata. I due si incontrano nel primo episodio della serie e lei non è altro che la sua ghostwriter, perché BoJack è intenzionato a scrivere un libro autobiografico (ma non ne è per niente in grado) e quindi ricorre al suo aiuto. Diane è da poco arrivata a Los Angeles, dopo aver lasciato la sua famiglia incasinata a Boston e con cui non ha mai nutrito un bel rapporto. La ragazza all’inizio della serie è carica di speranze, anche se allo stesso tempo è ansiosa e spaventata dal futuro. Ben presto, riesce a prendere in mano le redini della propria vita, acquistando notorietà e battendosi anche in onore del femminismo in ambienti così pieni di squali e di sciacalli come potrebbero essere Los Angeles e/o Hollywood. Nel corso della serie, il suo rapporto con BoJack è davvero molto altalenante, perché si scoprirà che i due sono molto simili, entrambi pessimisti fino al midollo e depressi, anche se Diane lo dà meno a vedere perché non ha un ego smisurato come BoJack. Verso la fine della serie, Diane farà i conti con tutti i suoi traumi irrisolti, affrontando i suoi demoni interiori tra alti e bassi e capendo finalmente che la sua amicizia con BoJack doveva terminare, perché non portava da nessuna parte. Uno dei personaggi più ben scritti di sempre a parer mio.

Kim Wexler (Better Call Saul)

Chiudiamo questa compilation con un personaggio di un’altra mia serie preferita. Inizialmente, volevo scegliere uno dei personaggi femminili della serie madre, ovvero Breaking Bad, ma non c’era nessuna donna che mi aveva particolarmente colpito a livello di scrittura. Ho dovuto cercare nella serie spin-off (probabilmente il miglior spin-off che sia mai stato creato perché di solito non tutti riescono a mantenere così alto il livello come ha fatto BCS) e in quel caso non ho avuto dubbi. Kim Wexler è ciò che ha davvero creato il personaggio di Saul Goodman, così senza cuore e con l’unico obiettivo di guadagnare sempre più soldi, ma allo stesso tempo è stata sempre lei a farlo nuovamente “regredire” a James McGill. Già nelle prime stagioni, i due avvocati colleghi di lavoro si divertono nel tempo libero a truffare i ricchi e a cercare di estorcere loro denaro con astuzia, fingendosi altre persone. Tutto va a gonfie vele e i due si innamorano e si sposano. Ma ovviamente è nella sesta e ultima stagione della serie che tutto va storto, quando i due coniugi cercano di rovinare la vita del loro collega Howard Hamlin. Dopo la morte di quest’ultimo, avvenuta per mano di Lalo Salamanca, è Kim a capire che si sono spinti troppo in là e che non possono più tornare indietro. Il loro rapporto è ormai compromesso. Kim lascia così James McGill (che a tutti gli effetti è ormai diventato Saul Goodman) e si costruisce una nuova vita altrove. A distanza di anni, dopo gli eventi di Breaking Bad, i due si rincontrano nell’aula di tribunale dove Saul sta per essere processato ed è lì che lui torna ad essere James McGill, non cercando di truffare la giuria, ma dicendo la verità e accettando di scontare la pena a lui imposta. Tutto questo per via del forte legame che ancora nutre nei confronti dell’ormai ex coniuge. Kim è un personaggio davvero complesso, con uno degli archi narrativi migliori della serie tv. All’inizio della storia, ci viene presentata come una donna stakanovista, sempre carica di lavoro e molto onesta, infatti cerca sempre di non ricorrere ad illegalità nei casi che segue come avvocata. L’incontro con Jimmy, le ha permesso di conoscere una parte di sé che non conosceva prima. Si è fatta trascinare dalla sua scaltrezza, avvicinandosi sempre di più ad una zona grigia, in cui il bene e il male quasi coincidono. Dopo la morte di Howard, però, qualcosa è cambiato in lei. Quell’evento le ha fatto finalmente aprire gli occhi, capendo che non poteva più comportarsi così, ma che doveva lasciarsi tutto alle spalle e dimenticare ciò che era avvenuto. Alla fine della serie, il destino le dà una possibilità di rivalsa, infatti riesce a tornare al lavoro in ambito giuridico (non come avvocata, ma come semplice consulente legale) e si riappacifica con Jimmy, fumando un’ultima sigaretta con lui, in onore dei bei vecchi tempi.

Qualcosa su di me

Mi chiamo Alessio Carrozzo e frequento la facoltà di “Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione” all’Università della Calabria. Qui ad Arci MediaTerronia sono un tirocinante e grazie a loro ho ricevuto questo spazio sul loro sito dedicato alle mie passioni, ovvero la cultura e lo sport. Nell’arco dei prossimi mesi, vi farò compagnia con articoli dedicati a film, libri, serie tv, musica, sport e tanto altro, creando spunti di riflessione su temi sociali e di attualità o semplicemente informandovi e segnalandovi qualcosa in particolare che ha destato la mia attenzione. Rimanete aggiornati e lasciatevi trasportare dalla corrente.

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